Le Marche sono prime in Italia per
peso degli addetti delle filiere del made in Italy ad elevata
contaminazione del design sul totale degli occupati, pari al
22,1% contro una media Italia del 12,4%. Si contano 9.395
imprese, con una elevata vocazione artigiana, con 6.309 imprese
artigiane che rappresentano il 67,2% del totale. Secondo
l'analisi dell'Ufficio Studi di Confartigianato "la maggiore
presenza dell'artigianato e delle micro e piccole imprese -
sottolinea Emanuele Pepa, presidente di Confartigianato Marche -
si riscontra nei settori del made in Italy che hanno connotato
la nostra storia e il patrimonio culturale: prodotti in legno,
mobili, moda-tessile-abbigliamento e pelle, vetro e ceramica,
gioielleria". La vasta domanda di design determinata dalla
considerevole produzione di beni, venduti in tutto il mondo,
vede impegnate nelle Marche 1.375 unità locali di imprese
specializzate nell'attività di design, che danno lavoro a 2.056
addetti. "Si tratta di fashion design principalmente connesso a
moda, gioielli, mobili e arredamento e di design industriale
comprensivo delle attività di ideazione e sviluppo di progetti e
specifiche tecniche necessarie per facilitare l'uso, accrescere
il valore, migliorare l'estetica dei prodotti, nonché della
definizione e scelta di materiali, meccanismi di funzionamento,
forme, colori, rifiniture esterne, tutte attività che possono
essere svolte anche tenendo conto di bisogni umani, sicurezza,
interesse del mercato ed efficienza in produzione,
distribuzione, utilizzo e manutenzione". A queste attività di
design si affiancano quelle dei disegnatori grafici che operano
nello sviluppo di pagine web, nella grafica pubblicitaria o sono
illustratori, quelle dei disegnatori tecnici che riproducono
cartamodelli e le altre attività di design, svolte
principalmente dagli arredatori.
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