(ANSA) - ANCONA, 23 LUG - Il finocchio marino (C. maritimum
L) è ben adattato ai cambiamenti climatici e alle condizioni
mediterranee, come la carenza idrica e l'elevata salinità. Parte
da questo presupposto lo studio internazionale che vede
coinvolte Italia, Francia, Croazia, Turchia e Tunisia per lo
sviluppo di nuovi sistemi sostenibili di coltivazione in
biologico del finocchio marino, in linea con i principi
dell'agroecologia. L'obiettivo finale è di migliorare la
stabilità della produzione alimentare nel tempo e di aumentare i
redditi degli agricoltori. Il progetto si chiama
"Seafennel4med", ha vinto il bando di ricerca internazionale
PRIMA 2021 sulla tematica "Sistemi agricoli", è coordinato
dall'Italia con l'Università Politecnica delle Marche e vedrà al
lavoro 8 Partner di 5 Paesi del Mediterraneo, Università
Pubbliche e Istituti di Ricerca e un'azienda agricola che
produce e trasforma finocchio marino (Rinci srl). Gli obiettivi
specifici saranno innanzitutto la selezione di ecotipi di
finocchio marino, ben adattati al clima mediterraneo;
l'introduzione di sistemi di agricoltura sostenibile per la
produzione di finocchio marino biologico nel Mediterraneo; lo
sviluppo di nuovi e migliorati prodotti alimentari ad alto
valore a base di finocchio marino; la valorizzazione dei
sottoprodotti del finocchio marino per la produzione di
ingredienti alimentari; la dimostrazione dei benefici
socio-economici, degli impatti ambientali e della sostenibilità
delle innovazioni proposte; la diffusione nel Mediterraneo di
soluzioni e prodotti colturali sostenibili a base di finocchio
marino. Avrà una durata di 36 mesi con un finanziamento di
964.600 mila euro.Tra i partecipanti, il Crea con il Centro di
ricerca Alimenti e Nutrizione per l'Italia, University of Split
e Institute For Adriatic Crops and Karst Reclamation per la
Croazia, Université De Bretagne Occidentale per la Francia,
Institut National De Recherche En Génie Rural, Eaux Et Forĕts
per la Tunisia e, infine, Ege University per la Turchia. (ANSA).