(ANSA) - FANO, 04 GIU - "La qualità è l'elemento cardine
della nostra economia. Noi non siamo una nazione di quantità
eccezionale, ma siamo una superpotenza della qualità che nel
mondo viene riconosciuta tale e con grande riscontro in termini
commerciali. Una crescita economica che però potrebbe essere
ancora più forte sia grazie all'export che grazie ad un
consapevole consumo dei prodotti". Lo ha detto il ministro
dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco
Lollobrigida, intervenendo oggi a Fano ad un evento per i 60
anni della Trevalli Cooperlat, il terzo gruppo lattiero caseario
italiano.
Lollobrigida ha elogiato anche "l'organizzazione del lavoro,
quelle nobili filiere che partono dalla produzione e da una
trasformazione attenta che nelle Marche troviamo, non solo come
elemento forte, ma anche come capacità di valorizzazione, per
esempio da parte della Regione, di questi modelli produttivi che
tornano al centro e garantiscono anche equilibrio in un
territorio e benessere per gli animali. Un settore strategico
fondamentale - ha insistito - che noi dobbiamo sostenere,
aiutare e che credo possa essere ancora una volta un elemento
cardine per la crescita economica della nostra nazione e quindi
per l'equilibrio sociale".
Anche per questo "non ci arrendiamo a chi immagina di
insegnarci a mangiare, quando potremmo essere noi gli indicatori
migliori per un'alimentazione corretta per l'intero pianeta".
Lollobrigida è tornato anche sul tema del Nutriscore, che
"mette in guardia da quei prodotti che per caratteristiche hanno
sempre garantito qualità alle persone che acquistano e questo ci
preoccupa ancora di più". Il Nutriscore invece "orienta verso
alcune produzioni che poco hanno a che fare con processi
naturali e con la capacità di restare agganciate al territorio",
ha aggiunto. Sottolineando come "sia un errore dal punto di
vista del benessere considerare gli elementi indicati dal
Nutriscore come elementi fondamentali".
"Ci sono del dati che parlano chiaro - ha ricordato il
ministro -. Noi siamo una delle nazioni che vivono più a lungo e
quindi siamo garanti dell'alimentazione anche per il resto del
mondo".
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