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In evidenza
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In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
Al teatro Sperimentale di Pesaro
gli studenti dell'università di Urbino (Uniurb), hanno
presentato i risultati del progetto di co-creazione "botanica
partecipata" attuato dal gruppo di ricerca di educazione
ambientale del dipartimento di studi umanistici. L'iniziativa ha
coinvolto anche 15 scuole della provincia di Pesaro-Urbino. In
totale si sono svolte 80 attività tra seminari, laboratori ed
escursioni.
Tutto all'insegna del tema portante di Pesaro capitale
italiana della cultura 2024 ovvero "la natura della cultura" e
l'indagine sul rapporto tra l'umano e il resto del vivente per
una coscienza ecologica, collettiva, diffusa e condivisa. Da un
lato, ha unito la dimensione della natura in un'esplorazione
collettiva e dall'altro, attraverso la partecipazione, dimostra
come la componente scientifica può dare benefici alla
cittadinanza. Le 80 proposte di Botanica Partecipata insieme
hanno costituito un vero e proprio sistema con l'obiettivo di
dar vita a momenti unici e di creare formule scientifiche e
lavorative replicabili.
Marco Cangiotti, prorettore alle relazioni pubbliche di
Uniurb, sostiene che "il progetto intende soprattutto lavorare,
assieme alle scuole, per lo sviluppo e il consolidamento di una
consapevolezza da cui dipenderà la futura cittadinanza attiva
delle giovani generazioni".
"Dobbiamo contare sulle generazioni future e fornire loro
gli strumenti fondamentali per poter gestire le risorse che il
nostro pianeta ha messo a disposizione, ma che si stanno sempre
più esaurendo - dichiara il professor Riccardo Santolini -
nessuno può più sottrarsi al cambiamento a favore di una
sostenibilità concreta, non soltanto a parole".
Michela Gaudenzi, del coordinamento e segreteria progetti
scuola Pesaro capitale della cultura 2024 evidenzia come il
progetto "incarna il diritto alla naturalità come autenticità,
genuinità, schiettezza, semplicità e spontaneità nell'approccio
con l'ambiente che diventa il catalizzatore di esperienze in
tutte le molteplici forme. E incarna il diritto alla natura
insistendo sul tema dell'outdoor education".
Questa mattina, nell'Aula Magna dell'Area Scientifico Didattica Paolo Volponi, Piero Benelli ha ricevuto un riconoscimento alla carriera dall’Università di Urbino. Docente della Scuola di Scienze Motorie, direttore del Centro di Medicina dello Sport di Uniurb e responsabile medico della nazionale maschile di pallavolo dal 2008 - come ha ricordato il professor Piero Sestili, presidente della Scuola di Scienze Motorie - “Benelli è stato anche medico sociale della VL basket Pesaro dal 1988 ad oggi, vincendo lo scudetto nel 1990, il Final Four nel ‘91 e la Coppa Italia nel 1992. Dopo i saluti del rettore, Giorgio Calcagnini, hanno preso la parola amici e colleghi di Benelli, tra cui Giuseppe De Vito, ordinario di Fisiologia all’Università di Padova, Daniele Masala, campione mondiale e olimpionico di pentathlon e Ario Costa, ex giocatore della Scavolini Pesaro e dirigente sportivo. Infine Piero Benelli, che ha ripercorso le tappe cruciali della sua carriera, non senza emozione ha voluto lasciare alcuni messaggi agli studenti e alle studentesse. “Non credo nell’individualismo - ha detto dopo aver ricevuto la felpa personalizzata Uniurb di Scienze Motorie - i nostri successi nascono all’interno di un gruppo”. Ha quindi suggerito alcuni elementi indispensabili per una buona carriera: “Preparazione teorica, tanta pratica e - ha aggiunto - costanza, passione e serietà”.
“In questo modo - ha concluso il professor Sestili - abbiamo inteso celebrare il prezioso contributo di Piero Benelli all’Università di Urbino e al campo della medicina sportiva”.
Al termine della cerimonia, a cui era presente anche l'ex cestista Walter Magnifico, Uniurb e Macron, azienda che ha realizzato i gadget della Scuola, hanno presentato l'accordo di collaborazione avviato lo scorso anno. A illustrare le finalità della partnership e il progetto di merchandising dedicato all’Ateneo il professor Fabio Musso, prorettore alla Terza Missione ed Erica Macchiavelli, country manager Italia di Macron.(ANSA)
In collaborazione con Università degli Studi di Urbino Carlo Bo
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