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In evidenza
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"L'avvocato non difende le
azioni dell'accusato, ma il suo - irrinunciabile - diritto ad un
processo giusto, celebrato nel pieno rispetto delle regole". E'
afferma in una nota oil presidente dell'Ordine degli avvocati di
Ascoli Piceno Paolo Travaglini, esprimendo solidarietà e
vicinanza alla collega Saveria Tarquini a seguito "delle frasi
diffamatorie e delle aggressioni verbali a cui è stata esposta
in questi giorni, suo malgrado, 'rea' di essere stata nominata
difensore d'ufficio di persona indagata per i noti fatti
avvenuti nel Comune di Castignano (Ascoli Piceno).
La penalista ascolana è stata nominata difensore d'ufficio di
Massimo Malavolta, l'uomo accusato dell'omicidio della moglie
Emanuela Massicci. Sui social è stata oggetto di critiche e
attacchi.
"Appare evidente come sfugga a tutti coloro che si sono
prodigati ad attaccare pubblicamente la collega, che la difesa
d'ufficio è un servizio di assistenza tecnica garantito
all'indagato o all'imputato che non abbia nominato un proprio
difensore di fiducia o che ne sia rimasto privo. Servizio
irrinunciabile, poiché fondato su due principi costituzionali
inviolabili: il diritto di difesa ed il diritto ad un giusto
processo" spiega l'Ordine degli Avvocati di Ascoli rimarcando
che "nel difendere il diritto ad un processo giusto anche per
l'ultimo degli imputati del più grave ed odioso crimine,
l'avvocato d'ufficio è posto a tutela di diritti fondamentali
che appartengono a tutti, perché non ammettono deroghe ed
eccezioni".
Secondo il presidente dell'Ordine Paolo Travaglini, la campagna
di discredito e le offese gratuite non solo danneggiano la
reputazione della professionista, ma alimentano anche un clima
di intolleranza che rischia di minare i diritti fondamentali
delle persone coinvolte in procedimenti giudiziari. "Nel
contesto attuale, in cui le dinamiche dei social media offrono
spazi di comunicazione amplificata, è essenziale ricordare a
tutti i cittadini il rispetto per la dignità professionale e il
valore del lavoro svolto dagli avvocati. La critica costruttiva
è un diritto, ma le offese gratuite non possono essere tollerate
in una società che si fonda sul rispetto delle libertà
individuali e sullo stato di diritto" conclude Travaglini.
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