"La sospensiva emessa dal Tar
Molise con cui viene sospeso il provvedimento di chiusura del
punto nascita dell'ospedale San Timoteo, rappresenta per noi
sindaci l'occasione per intraprendere ulteriori azioni. Non ci
fermeremo aspettando gli eventi, infatti giovedì saremo a Roma
al tavolo tecnico del Ministero della Salute, inoltre abbiamo
chiesto udienza sia al Presidente della Repubblica, sia al
Presidente del Consiglio dei Ministri". Lo fanno sapere otto
sindaci del basso Molise, tra cui il primo cittadino di Termoli
Francesco Roberti che proseguono la loro protesta per la
chiusura del reparto di ostetricia dell'ospedale san Timoteo di
Termoli.
In due distinte lettere, inviate al presidente della
Repubblica Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio
Giuseppe Conte (per conoscenza al sottosegretario Giorgetti), i
sindaci sottolineano "la grave situazione in cui versa la Sanità
Molisana che sta determinando grave allarme sociale per la
contrazione di servizi socio sanitari essenziali tra la
popolazione".
Le lettere sono firmate, oltre che dal sindaco di Termoli, da
altri sette sindaci che rappresentano il bacino di utenza
primario del san Timoteo: Piero Donato Silvestri di Campomarino;
Mario Bellotti di Guglionesi; Costanzo della Porta di san
Giacomo degli Schiavoni; Roberto Di Pardo di Petacciato;
Giuseppe Puchetti di Larino; Giuseppe Caporicci di Portocannone;
Giovanni Di Matteo di san Martino in Pensilis; Nicola Travaglini
di Montenero di Bisaccia e Raffaele Primiani di Ururi.
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