Insulti pesantissimi a Giovanni
Falcone che, la cui morte viene definita "incidente sul lavoro"
e che "da quando era andato al ministero della Giustizia più che
il magistrato faceva il politico". Un linguaggio volgare quello
usato da Antonello Nicosia, l'esponente Radicale fermato per
associazione mafiosa insieme ad altre 4 persone tra cui il boss
di Sciacca. Intercettato per mesi dal Ros e dal Gico della
Finanza, parlando al telefono, dava giudizi sprezzanti sul
giudice ucciso dalla mafia a Capaci nel 1992. Parole pesanti
finite nel decreto di fermo firmato dai pm della Dda di Palermo.
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