Il provvedimento firmato dal
governatore Donato Toma è stato adottato a seguito del contagio
di alcuni pazienti ricoverati all'Irccs 'Neuromed' di Pozzilli.
Nella relazione trasmessa dall'Azienda sanitaria del Molise
(Asrem) è evidenziato, tra l'altro, che "la numerosità dei
pazienti Covid positivi di Neuromed può configurare l'esistenza
di un cluster epidemiologico con potenziale coinvolgimento anche
del personale di assistenza" e che gran parte degli operatori
sanitari del Neuromed "venuti a contatto con i pazienti
risultati positivi al Covid-19 risiede nei territori di Pozzilli
e Venafro".
Intanto dalla struttura sanitaria viene precisato che "sin da
metà febbraio Neuromed ha adottato, a tutela dei pazienti e del
personale, stringenti e progressive misure di prevenzione che
sono risultate coerenti e anche talvolta precedenti a quelle
imposte dai decreti del Governo e delle ordinanze del Governo
regionale. Malgrado tali cautele e la drastica riduzione
dell'attività clinica, che è stata limitata ai soli casi di
urgenza e di interventi non differibili, sia ambulatoriali che
di ricovero", lo scorso 18 marzo si è registrato il primo caso
di positività.
Complessivamente si sono riscontrati 9 casi di infezione, 7
dei quali asintomatici, in un solo reparto, la
Neuroriabilitazione. "Sono quindi state immediatamente attuate -
si legge nella nota - tutte le misure di isolamento di questi
pazienti e di tutela del personale sanitario previste dalle
procedure e dai protocolli ministeriali e regionali, in stretto
contatto con l'Asrem. In ragione di quanto sopra - prosegue il
documento - chi ha frequentato e continua a frequentare la
struttura di Neuromed per ragioni urgenti e indifferibili, non è
esposto a un più elevato rischio di contrarre l'infezione, se si
attiene alle norme raccomandate per la frequenza di qualsiasi
ambiente". Inoltre, "le visite ai pazienti ricoverati presso
Neuromed sono state precluse già dallo scorso 12 marzo".
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