Polemica a Termoli e in altri dei
paesi del Basso Molise, tra i più colpiti dalla pandemia da
Covid-19, per il possibile rientro a scuola degli alunni della
primaria lunedì prossimo, 22 marzo, con il passaggio del Molise
a 'zona arancione'. I genitori esprimono forte contrarietà e
chiedono ai sindaci e al presidente della Regione Molise, Donato
Toma, la proroga della didattica a distanza fino a dopo le
festività pasquali.
Ci sono ancora timori per il rientro in classe dei bambini a
causa della variante inglese del virus che ha interessato il
Basso Molise, i comuni di Termoli e Campomarino in particolare.
Nel pomeriggio è prevista una riunione tra sindaci del Basso
Molise.
Le segreterie regionali di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola
e Snals Confsal chiedono di riaprire "gradualmente, magari
approfittando della sospensione delle lezioni prevista per le
vacanze pasquali per completare il piano vaccinale, effettuare i
dovuti screening su lavoratori e studenti e verificare il
potenziamento dei trasporti. Riaprire tutto in maniera
affrettata senza aver risolto le criticità evidenziate rischia
di far precipitare nuovamente la situazione e dover poi
richiudere in un meccanismo che non giova a nessuno: studenti,
lavoratori e famiglie".
Al presidente Toma e all'unità di crisi regionale si chiede
di valutare attentamente la sussistenza di tutte le condizioni
necessarie per riaprire le scuole. "La sicurezza viene prima di
tutto - aggiungono le organizzazioni sindacali di categoria -
per tale ragione manifestiamo serie perplessità sulla ripresa
delle attività in presenza lunedì 22 marzo".
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