"Nonostante siamo nel 2021
purtroppo non ancora si riesce ad abbattere lo stereotipo
dell'informatica come mondo prettamente maschile". A parlare
sono Carmen Pirci e Milena Maisto, studentesse del corso di
laurea in Informatica all'Università del Molise. Per loro, un
importante riconoscimento nell'ambito della 7/a edizione di
#CodinGirls, il programma nazionale della Fondazione 'Mondo
digitale' nato per costruire e sostenere la parità di genere nei
settori della scienza e della tecnologia e la partecipazione
delle giovani donne al mercato del lavoro. L'iniziativa ha visto
a livello nazionale il coinvolgimento di 15mila studenti in 62
città che hanno raccontato un anno di lavoro. Nella cordata
educativa, oltre a 100 scuole e 30 partner accademici, Missione
Diplomatica Usa in Italia, Microsoft, Compagnia di San Paolo,
Eni, Ambasciata dei Paesi Bassi. Un anno di lavoro che ha
portato alla realizzazione di oltre 400 progetti, anche con
applicazioni di intelligenza artificiale realizzati da 465 team.
In occasione dell'evento finale e celebrativo di 'Coding Girls',
uno dei tre progetti che a campione è stato presentato è stato
quello prodotto da studenti di due Istituti scolastici molisani,
l'Iss 'G. Boccardi' di Termoli (Campobasso) e l'Isiss 'A.
Giordano' di Venafro (Isernia), guidati da Carmen e Milena.
"Abbiamo scelto di partecipare - hanno spiegato - perché
avvertiamo molto vicina la tematica del ruolo delle donne nel
mondo dell'informatica e abbiamo quindi sentito l'esigenza di
portare la nostra esperienza personale tra i ragazzi. Il nostro
obiettivo era quello di trasferire la nostra passione, oltre che
le nostre conoscenze, per far conoscere un pezzettino in più di
quello che è il grande mondo dell'informatica. Vedere uno dei
progetti da noi seguito, 'Discovery Molise', selezionato tra i
primi tre da presentare all'evento finale è stata una doppia
soddisfazione in quanto l'obiettivo principale dei ragazzi era
quello di far conoscere la storia del Molise e promuovere il suo
turismo, ma soprattutto quello di sfatare il mito del 'Molise
non esiste' per cui essere stati scelti e avere l'opportunità di
parlare davanti a tantissimi studenti ha centrato quello che era
il loro scopo".
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