"Tra marzo e maggio non avremo
abbastanza grano per fare la pasta". A dare l'allarme è
l'amministratore delegato de La Molisana (terzo pastificio
italiano per valore) Giuseppe Ferro. "Il cuore del problema è in
Canada - spiega l'ad in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore' - che è
di gran lunga il primo produttore al mondo di grano duro e che
quest'anno ha prodotto 3,5 milioni di tonnellate anziché le
solite 6,5". Ferro afferma che si sta già assistendo ad una
corsa all'accaparramento: "Nemmeno durante la guerra mancò così
tanto grano". Il punto è che il grano "può essere stoccato per
un anno o anche due, ma la semola dura solo un mese". Le
ripercussioni sui prezzi si vedono già. L'aumento ricade "su
tutti, dai mugnai fino ai consumatori", spiega l'ad. "So che
Lidl ha già aumentato il prezzo della pasta di 10 centesimi -
aggiunge - e mi aspetto che ben prima di Natale tutti prevedano
aumenti tra i 15 e i 20 centesimi al pacco".
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