L'ultima volta che era entrata nella sua scuola, l'Isis 'Cuoco-Manuppella' di Isernia, aveva sulle spalle lo zaino: dopo otto anni Maria Centracchio ha varcato di nuovo il portone d'ingresso, ma con la medaglia di bronzo vinta sul tatami alle Olimpiadi di Tokyo. Una giornata emozionante per la judoka che ha incontrato gli studenti e i suoi ex docenti.
"La donna che sono diventata oggi - ha detto Centracchio all'ANSA - lo devo anche a questa scuola". I ragazzi l'hanno accolta, nel cortile del Liceo, con lo slogan: "Dal Cuoco a Tokyo si conquista il podio: grazie Maria". Con lei la dirigente scolastica, Maria Teresa Vitale, ha aperto ufficialmente l'anno scolastico. "Sono assalita da una fortissima emozione - ha detto l'olimpionica agli studenti - rivedere la scuola dove sono cresciuta. Anch'io ero al vostro posto, qualche anno fa, spero di essere un esempio per voi e per i vostri sogni, potete farcela anche voi: credete nei vostri obiettivi".
Tante le domande degli studenti sul rapporto con suo padre Bernardo, il primo maestro di judo. "Se non ci fosse stato sicuramente tutto sarebbe stato diverso. Grazie anche alla sua presenza ho iniziato questo percorso e grazie ai suoi sacrifici sono riuscita ad andare lontano. Papà è stato fondamentale".
Durante la mattinata Maria Centracchio ha fatto tappa all'Isis 'Majorana-Fascitelli' e all'Isis 'Fermi-Mattei', incontrando tutti gli studenti delle scuole superiori della città.
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