Bisogna "riflettere e far
riflettere. Non si può far credere ai molisani che si possa
cambiare un provvedimento commissariale con una mozione". Lo ha
detto, interpellato dall'ANSA, il presidente della Regione
Molise e Commissario ad Acta per la sanità, Donato Toma,
all'indomani del voto del Consiglio regionale che ha approvato
una mozione nella quale si chiede al governatore di porre in
essere ogni iniziativa finalizzata "all'annullamento del
Decreto del Commissario ad Acta 94 del 9 settembre 2021
contenente l'adozione del Programma operativo straordinario
(Pos) 2019-2021, all'avvio di un serrato confronto sul Pos
2019-2021 nella Commissione consiliare competente anche al fine
di audire tutti i soggetti civici e istituzionali che
intenderanno partecipare, a programmare sin da ora il confronto
sul nuovo Pos 2022-2024 con le medesime modalità di cui al punto
precedente, al pieno coinvolgimento degli amministratori locali
nella fase consultiva e prodromica all'adozione degli atti di
programmazione e indirizzo". Su questo atto di indirizzo la
maggioranza di centrodestra è stata battuta. Hanno votato a
favore Pd e M5s oltre ai dissidenti della maggioranza, Michele
Iorio (FdI) e Aida Romagnuolo (FdI). Il presidente del
Consiglio, Salvatore Micone (Udc) si è astenuto, mentre il
consigliere Gianluca Cefaratti (Orgoglio Molise) ha abbandonato
l'Aula e non ha votato. Ora, ha aggiunto Toma "attendo le
determinazioni del Governo che verrà ovviamente informato". Si
sta facendo confusione tra ruolo e funzione del presidente della
Regione con quello del Commissario ad Acta? "Ma è chiaramente
strumentale - ha aggiunto Toma - non si è fatto con Michele
Iorio (Presidente-Commissario ndr), che ci ha portato al
commissariamento, e nemmeno con Paolo Frattura
(Presidente-Commissario) che ha chiuso gli ospedali e fatto
'transazioni'. Chissà perché questo atteggiamento con l'attuale
Governatore… sto cercando di capire".
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