Mancato confronto prima
dell'adozione del Programma operativo sanitario (Pos) 2019-2021,
strumento che penalizza vaste aree del territorio e, più in
generale, indebolisce il Sistema sanitario regionale (Ssr). È,
in sostanza, la posizione espressa dalla Conferenza dei sindaci,
l'organismo rappresentativo delle Autonomie locali presso
l'Azienda sanitaria regionale (Asrem), oggi in riunione a
Campobasso.
Dito puntato, dunque, in direzione del decreto con il quale
il Commissario ad Acta per la sanità e presidente della Regione,
Donato Toma, ha adottato il documento di programmazione. Alla
riunione ha partecipato anche Toma, il quale, dopo aver
ripercorso le tappe del Pos 2019-2021, presentato a settembre
2020 dall'allora Commissario ad Acta, Angelo Giustuni (e mai
adottato ndr), si è detto favorevole, nella prossima
programmazione del Pos 2022-2024, "attraverso un percorso di
condivisione con il territorio, a procedere nella direzione di
una riorganizzazione della rete sanitaria che passi anche
attraverso l'assunzione di personale". Toma ha anche ricordato
come nel nuovo Patto per la Salute "sia stata già prevista la
deroga per le piccole regioni al Decreto Balduzzi e l'abolizione
dell'istituto del Commissariamento".
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