"Qui stiamo parlando di un nuovo
stabilimento e di una società ex novo che realizzerà
completamente un nuovo prodotto. Le produzioni attuali di cambi
e motori saranno destinate in altri stabilimenti?". E'
l'interrogativo posto da Andrea Di Paolo, rappresentante del
Sindacato Operai Autorganizzati (Soa) e Lmo (Lavoratori
Metalmeccanici Organizzati) Stellantis Termoli. "Nell'impianto
di Termoli sono in produzione e, non ancora in regime, i nuovi
motori ibridi e aspirati. Sono costati milioni di euro per la
costruzione delle linee e anni di cassa integrazione per
permettere di rinnovare la produzione. Sarebbe grave dismettere
tutto ora per un nuovo progetto al buio. Ci sarà altra cig per
realizzare il nuovo stabilimento? Per quanti anni? Quali saranno
le garanzie per i dipendenti attuali e per le nuove occupazioni?
A queste domande, ad oggi, non ci sono risposte", prosegue Di
Paolo.
Secondo le due organizzazioni, Soa e Lmo, "un conto è parlare
di innovazione tecnologica e dei sogni del futuro, un altro
vedere in faccia la realtà, anche perché il processo di
elettrificazione del mondo dell'auto non avverrà domani mattina,
mentre per i lavoratori i conti da pagare ci sono già da oggi".
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