"Non ho mai offeso il ragazzo
in questione, né l'ho apostrofato con insulti razzisti". Si
difende così, con un post su Facebook, negando l'episodio il
calciatore del Sant'Angelo Limosano accusato di aver rivolto
insulti razzisti durante una partita di calcio ad un avversario
di colore.
"In seguito all'ennesimo fallo subito e senza ricevere mai le
scuse - afferma - ho avuto con lui un battibecco, episodi che
durante una partita di calcio accadono frequentemente e che
vengono chiariti e risolti immediatamente senza volerne fare una
questione di etnia sociale".
Respinge le accuse anche la società del Sant'Angelo. "Ci
dissociamo fermamente dalle accuse di razzismo mosse dalla
societa sportiva Lokomotiv Riccia nei confronti di un nostro
calciatore - si legge in una nota -. La nostra associazione
sportiva ha sempre condannato con forza qualsiasi episodio di
discriminazione. Quanto accaduto durante la partita di ieri è
scaturito da un semplice e normale battibecco fra due calciatori
durante una fase di gioco ed è stato purtroppo strumentalizzato
in maniera eccessiva. Siamo rammaricati per le notizie divulgate
che offendono la nostra società e le nostre due comunità.
Continueremo nella nostra attività sportiva con lealtà e con il
massimo rispetto nei confronti degli avversari".
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