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Sanità: Crudele (Omceo), medici stranieri? Soluzione tampone

Sanità: Crudele (Omceo), medici stranieri? Soluzione tampone

Presidente Ordine Isernia, 'serve solo a rinviare problema'

ISERNIA, 24 agosto 2022, 11:49

Redazione ANSA

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Prime reazioni anche in Molise sulla scelta della Regione Calabria di assumere 500 medici cubani a tempo determinato per far fronte alla carenza di personale negli ospedali. Sull'argomento è intervenuto il presidente dell'Ordine dei medici di Isernia, Fernando Crudele.
    "Le assunzioni a tempo di medici stranieri (il Molise ha fatto ricorso durante l'emergenza Covid a quelli venezuelani), servono a ben poco. La verità - spiega - è che a causa del blocco del turn over i medici che vanno in pensione non vengono sostituiti, mentre i continui tagli rendono meno attrattivi i nostri ospedali. La storia di alcuni recenti concorsi non fa altro che confermarlo: in pochi scelgono di partecipare alle selezioni, poiché non si hanno certezze sul futuro della sanità molisana".
    Anche per Crudele, dunque, occorre cominciare a programmare seriamente il futuro della sanità, non solo quella regionale.
    Tra le possibili soluzioni, "eliminare il numero chiuso all'università, ma al tempo stesso tornare ad assumere. Le soluzioni 'tampone' - prosegue - servono solo a rinviare il problema: alla scadenza del contratto, si ritorna al punto di partenza. In Molise - osserva - è fondamentale tornare a investire sulla sanità pubblica". Inoltre, "la nostra regione dovrebbe pretendere maggiori risorse dal Governo centrale: la salute non è una merce che si compra al supermercato, ma un diritto che la Costituzione garantisce a tutti, almeno sulla carta". Dito puntato anche sul commissariamento della sanità regionale che dal 2007 è in Piano di rientro dal disavanzo sanitario. "Se Roma avesse destinato ai servizi essenziali tutti i soldi spesi per commissari e sub commissari - sottolinea Crudele - probabilmente oggi il Molise sarebbe messo meglio. Lo dicono i fatti: in questi anni sono stati smantellati ospedali, reparti e servizi. Si fa sempre più fatica a far fronte alle emergenze, la gente è seriamente preoccupata, è stanca dei soliti proclami della politica: cozzano contro una realtà fatta di tagli e chiusure. I cittadini si sentono presi in giro. A maggior ragione perché - conclude - all'orizzonte non si intravede nemmeno uno straccio di progetto di rilancio".
   

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