"Noi siamo qui a dimostrare che la
città di Isernia, la sua provincia, ma tutto il Molise non
demorde perché crede che quella della sanità sia la battaglia
principale affinché questa regione esista". Così il sindaco di
Isernia, Piero Castrataro, a margine dell'adunanza consiliare
aperta e convocata presso l'Auditorium 'Unità d'Italia' per
consentire la massima partecipazione dei cittadini su un tema
molto sentito: "salvare l'ospedale 'Veneziale' di Isernia da
ulteriori tagli". Ad accogliere l'appello di Castrataro sono
state soprattutto le 'prime linee', ovvero i medici che, a
turno, hanno portato la loro testimonianza dal campo di
battaglia degli ospedali e della medicina territoriale. Assenti,
invece, il Commissario Donato Toma, il dg Asrem, Florenzano, e
la delegazione parlamentare, tutti invitati: "Non mi sento di
fare polemica con la delegazione parlamentare, so che il martedì
è un giorno di lavori parlamentari. Tra l'altro ho ricevuto
anche dei messaggi e so che stanno lavorando sul Decreto Molise.
Credo, però, che se aspettiamo i decreti rischiamo di peggiorare
la sanità, alcune cose possono essere fatte subito e noi ci
aspettiamo che vengano fatte. Se c'è la volontà effettiva di
tutte le forze politiche, in primis di chi governa la Regione e
la nazione, di poter andare nella direzione di risolvere i
problemi lo possono dimostrare da domani". "Ho cercato di
dialogare con il Commissario Toma e con il dg Asrem Florenzano -
ha aggiunto -, non ha dato i frutti perché la situazione
dell'Ospedale 'Veneziale', e della sanità in generale, è
peggiorata. Non vediamo atti di programmazione immediati che
possano andare contro questo disastro che continua da 20 anni".
"Speriamo - ha concluso - di poter coinvolgere i cittadini
perché la politica non basta più, serve che i cittadini si
facciano carico di una protesta e, soprattutto, di una
proposta".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA