"Servono immediatamente
provvedimenti che consentano di migliorare la situazione
ambientale della piana di Venafro (Isernia) e di tutelare in
maniera adeguata la salute dei residenti". È quanto ha chiesto
Aldo Patriciello, eurodeputato e membro della Commissione
ambiente al Parlamento europeo, in una lettera indirizzata al
ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, relativa alla
"drammatica situazione ambientale della piana di Venafro dove,
ancora una volta, le centraline di rilevamento ambientale hanno
fatto registrare sforamenti dei livelli massimi di PM10".
"Tali dati ambientali - spiega Patriciello nella lettera
inoltrata anche alla Procura di Isernia, all'Arpa Molise e al
presidente della Regione, Donato Toma - incidono in maniera
determinante sulla mortalità prematura dovuta all'esposizione
eccessiva a inquinanti atmosferici e causano un costante
incremento di malattie oncologiche e respiratorie nella
popolazione locale nel totale assordante silenzio delle
istituzioni".
Occhi puntati anche sull'area dismessa dell'ex Fonderghisa
"attorno alla quale - scrive l'eurodeputato - vi sono da decenni
ombre non dissolte che andrebbero dissipate nell'esclusivo
interesse dei cittadini. Già negli anni '90 - spiega - il
quotidiano 'Il Mattino' scriveva di carri armati provenienti
dalla ex Jugoslavia carichi di uranio impoverito sciolti negli
altiforni dell'acciaieria molisana. Rifiuti radioattivi
contenenti arsenico e uranio di cui sarebbe pieno il suolo
dell'area interessata e che in parte sarebbero stati smaltiti
illegalmente nei terreni della piana di Venafro".
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