Il primo semestre 2022 è stato
classificato tra i periodi più caldi di sempre in Italia con
temperature notevolmente al di sopra delle medie registrate in
passato. Il caldo spesso viene associato a carenza di piogge e
conseguente siccità. Dall'analisi dell'andamento pluviometrico
svolta nell'ambito delle attività dell'Osservatorio di
Agro-Meteo-Climatologia del Crea-AA e pubblicata da 'Pianeta
Psr', emerge che in Molise, da gennaio a giugno, l'andamento
delle piogge decadali cumulate è risultato perfettamente in
linea con quello climatico.
A fine periodo il totale degli apporti è stato di quasi 342
mm con uno scarto negativo rispetto al clima di appena 15 mm,
corrispondente a un deficit del 4%. Con quasi 64 mm la terza
decade di febbraio è stata la più piovosa, seguita dalla prima
di maggio (56 mm) e di giugno (47 mm). Scarsi apporti piovosi,
non superiori a 5 mm nei dieci giorni, si sono avuti nelle
decadi intermedie di gennaio e aprile e nelle ultime due decadi
di maggio e giugno. A gennaio il deficit di pioggia è stato del
17%, mentre a febbraio si è avuta un'eccedenza del 27%. Marzo e
aprile, invece, hanno fatto registrare deficit di pioggia
rispettivamente dell'11% e del 50%, mentre a maggio si è avuta
un'eccedenza del 9% e a giugno del 36%.
"Per quanto riguarda le regioni meridionali - si legge su
Pianeta Psr - si è avuta una situazione di deficit pluviometrico
meno rilevante rispetto al Centro e al Nord. In diversi mesi gli
apporti sono risultati abbastanza in linea con la climatologia e
in alcuni casi hanno fatto registrare un moderato surplus. Il
bilancio pluviometrico finale dei sei mesi è risultato negativo
dell'11-16% in Abruzzo, Campania, Calabria e Puglia. Con il 4%,
il Molise ha fatto registrare il deficit più basso, mentre
quello più elevato si è avuto in Basilicata con -22%.
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