Una "svolta epocale nella
vertenza Atm" (Azienda trasporti molisana). Così le segreterie
regionali di categoria di Cgil e Cisl, commentano la decisione
della Regione Molise che "per la prima volta nella storia di
questa infinita e incredibile vicenda", si è effettivamente
sostituita all'impresa nel pagamento delle retribuzioni ai
dipendenti, "applicando quelle norme dello Stato invocate con
tenacia" dalle organizzazioni sindacali.
"Nella decennale vertenza con la società Atm - ricordano -
ci è capitato spesso di indirizzare i nostri strali e le nostre
accuse verso le Istituzioni, a cominciare dalla Regione, rea di
aver assistito passivamente agli atteggiamenti vessatori della
principale impresa di trasporti molisana e ai suoi inaccettabili
metodi di utilizzare i propri dipendenti come scudi umani nel
tentativo di risolvere i presunti contenziosi nei confronti
dell'Ente concedente".
"Quel silenzio quasi omertoso delle istituzioni si è
interrotto - sottolineano le parti sociali - un silenzio
perpetrato nel tempo che aveva indotto le forze sindacali e gli
stessi lavoratori ad una sorta di inammissibile rassegnazione,
come se non retribuire i lavoratori o non pagare agli stessi i
contributi previdenziali costituissero per questa Regione
consuetudine e normalità".
A beneficiare del provvedimento, che prevede che la stazione
appaltante del servizio possa sostituirsi all'affidatario del
contratto nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale
in caso di ritardi nella corresponsione delle stesse "sono stati
al momento una settantina di lavoratori ovvero quelli che per
primi hanno avanzato la richiesta di intervento sostitutivo alla
Regione e tra i quali figurano anche dipendenti che non hanno
mai intrapreso procedimenti ingiuntivi. Siamo certi che se ne
aggiungeranno altri nei prossimi giorni, essendo ormai caduto il
muro di omertà". Dai sindacati, infine, un plauso all'assessore
regionale ai Trasporti, Quintino Pallante, a cui "va il merito
di aver dato seguito agli impegni assunti con le parti sociali e
soprattutto di essere riuscito a scardinare quel sistema fatto
di persistenti ricatti e vessazioni nei confronti dei
lavoratori".
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