(ANSA) - ISERNIA, 23 MAR - Ottenevano crediti fiscali per
almeno sette milioni di euro relativi a lavori inesistenti o mai
completati attraverso la normativa dell'Ecobonus e Superbonus
con il meccanismo dello sconto in fattura: protagonisti della
truffa plurima ai danni dello Stato tre molisani e un calabrese
posti agli arresti domiciliari dalla Guardia di Finanza di
Isernia.
"E' stata un'operazione importante - ha spiegato il
procuratore di Isernia, Carlo Fucci nel corso di una conferenza
stampa - sia per l'entità del danno allo Stato, che in parte
abbiamo già evitato trattandosi per ora di sette milioni di
crediti inesistenti, e anche perché abbiamo focalizzato tutta
un'altra serie di lavori da verificare che probabilmente eviterà
altri danni allo Stato e ai cittadini. Dei sette milioni, per
adesso, sono stati già sequestrati 1,4 milioni, ma stiamo
verificando anche altri cantieri".
Secondo quanto reso noto, le attività condotte nei confronti
di due società, con sede legale a Isernia, hanno portato a galla
le attività illecite degli indagati "derivanti dalla formazione
di crediti fiscali afferenti a diversi incentivi pubblici a
fronte di lavori edilizi mai realmente svolti".
Tra gli arrestati c'è un commercialista di Isernia, nello
studio del quale avevano sede legale le due società coinvolte;
il professionista è risultato anche amministratore di una di
esse. Arrestato anche un professionista di Campobasso, tecnico
asseveratore delle pratiche edilizie di una delle società:
attestava la regolare esecuzione dei lavori, fornendo - secondo
gli investigatori - "un apporto decisivo alla commissione della
truffa".
Tra gli immobili oggetto delle false pratiche edilizie anche
il castello di Torrella del Sannio (Campobasso), del quale uno
dei comproprietari, peraltro già deceduto, risultava l'ignaro
intestatario di fatture per un importo di 145.680 euro per
interventi in regime di ecobonus, mai effettuati. Altri immobili
sono stati individuati nelle province di Isernia e Latina. Il
Gip ha disposto il sequestro preventivo di crediti fiscali, di
oltre un milione di euro, tra le due società con sede legale a
Isernia e un'altra società con sede a Velletri (Roma),
apparentemente estranea ai fatti che, però, aveva acquistato
crediti di origine illecita da una delle società facenti capo
agli indagati.
"E' chiaro che la pubblicità all'operazione serve - ha
aggiunto Fucci - per richiamare l'attenzione degli operatori
economici, nel momento in cui acquistano crediti fiscali. E lo
dico perché abbiamo sequestrato anche crediti fiscali ceduti a
terzi che li hanno acquistato in buona fede. Le indagini
continuano perché stiamo analizzando materiale relativo a tanti
altri lavori per cantieri presi in esame". (ANSA).