"Se fosse dipeso dai vertici della
Provincia di Isernia, dal presidente Daniele Saia e dal delegato
alla Viabilità Manolo Sacco, i semafori installati nei pressi
della galleria Serre sulla Trignina sarebbero rimasti fino a
febbraio, termine previsto per la conclusione dei lavori. Non
una parola né un sollecito, se non per proporre la soluzione più
penalizzante. Nei giorni scorsi sono stato io a scrivere al
nuovo Prefetto di Isernia, rivolgendomi a lui e ai vertici di
Anas e della Provincia, per chiedere la convocazione di un
tavolo di confronto". Lo dichiara in una nota il capogruppo del
M5S in Consiglio regionale del Molise, Andrea Greco, che
aggiunge: "Ho segnalato le gravi criticità, soprattutto per
pendolari e mezzi di soccorso. Ieri non sono stato invitato al
tavolo, altrimenti avrei richiesto un protocollo chiaro e
preciso per le patologie tempo-dipendenti e per le modalità
operative dei mezzi di soccorso".
"Tuttavia, la mia lettera sembra aver sortito effetti, poiché
i semafori verranno rimossi a metà dicembre. Ciò dimostra che è
possibile anticipare la rimozione, lavorare di notte e che si
poteva intervenire già dall'inizio semplicemente sollecitando
Anas. Nonostante questa decisione, la soluzione adottata non mi
soddisfa. Alla vigilia dell'inverno e delle festività natalizie,
periodo critico per il traffico di pendolari e mezzi di
soccorso, sarebbe servita una risposta più tempestiva".
Il consigliere di opposizione si chiede quindi: "Asrem ha
fornito un protocollo ufficiale per il transito in caso di
patologie tempo-dipendenti? Cosa accade se un cittadino viene
colto da infarto? E in caso di ictus emorragico? Si tratta di
questioni serie, che richiedono risposte immediate. Continuerò a
pretenderle, sia in aula che fuori. Chi è colpito da ictus o
infarto a Capracotta non può attendere fino a dicembre per
ricevere l'assistenza necessaria. Questo dovrebbe essere chiaro
a tutti, senza bisogno che si verifichino spiacevoli episodi. È
fondamentale esplorare alternative che assicurino un transito
rapido e privo di ostacoli per i mezzi di soccorso, al di là dei
'capricci' di alcuni amministratori locali o dell'immobilismo
della Provincia di Isernia".
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