"Facciamo presto perché non comporta alcun problema economico - ha precisato -: tutte assieme, queste nazioni rappresentano meno del 2% del Pil dell'intera Unione. Qui ci vuole una volontà politica, perché fare presto obbligherebbe anche a una riforma delle istituzioni europee, in quanto bisogna cambiare i processi decisionali, ma è giunta l'ora che lo si faccia".
Prodi ha poi parlato del conflitto in Ucraina: "finirà solo con un accordo Stati Uniti-Cina", ha detto. "Questo perché l'Europa è nelle mani degli Stati Uniti per il suo potere decisionale, e per l'aspetto militare, finché non si farà un esercito europeo".
Infine, riferendosi al fenomeno migratorio, "o c'è un'unità a livello europeo - ha osservato l'ex presidente della Commissione europea - oppure non si potrà trovare una soluzione adeguata, perché l'accordo di Dublino, che dice che ci pensi il Paese dove arrivano i migranti, è un'autentica follia".
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