"Superare i confini geopolitici ed
essere un rifugio sicuro per gli scienziati a rischio sono
impegni fondamentali per l'Ictp". Lo ha detto Atish Dabholkar,
direttore dell'Abdus Salam International Centre for Theoretical
Physics (Ictp) di Trieste, intervenendo al Forum mondiale della
scienza a Budapest, in Ungheria, tra gli eventi più prestigiosi
della diplomazia scientifica globale. Il Forum quest'anno si è
concentrato sul tema dell'interfaccia tra scienza e politica al
tempo delle trasformazioni globali.
A Budapest, Dabholkar ha ricordato che ogni anno l'Ictp
ospita una media di "6mila ricercatori provenienti da oltre 150
Paesi diversi, alcuni dei quali in conflitto tra loro", modello
concreto di come la scienza possa superare guerre e tensioni. Ha
inoltre ribadito l'intenzione del Centro, che quest'anno celebra
il suo sessantennale, di proporsi come punto di riferimento a
livello globale per affrontare le sfide mondiali più urgenti,
tra cui cambiamento climatico e libero accesso alle nuove
tecnologie. Il sessantennale dell'Ictp sarà celebrato anche a
Vienna, presso la sede principale dell'Agenzia internazionale
per l'energia atomica (Aiea), partner storico del Centro, con un
evento di alto profilo, in programma il 26 novembre.
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