L'Unione Europea ha pronto un
piano segreto per "mettere in ginocchio l'economia ungherese" se
il primo ministro Orbán bloccherà gli aiuti all'Ucraina. Lo
rivela il Financial Times. La bozza di documento, pronta a
Bruxelles, mira a colpire le debolezze economiche dell'Ungheria
"minacciando la sua valuta e danneggiando la fiducia degli
investitori", spiega il quotidiano della City che ha visionato
il documento. Il primo ministro ungherese Orbán aveva promesso
infatti di bloccare gli aiuti durante l'ultimo summit, ora, se
non cambia idea, l'Ue potrebbe tagliare definitivamente i
finanziamenti a Budapest, provocando una fuga dalla valuta e
aumentando i costi del debito nazionale. Il documento, redatto
da un membro del Consiglio Ue, evidenzia le vulnerabilità
economiche dell'Ungheria. Diversi diplomatici europei hanno
confermato al FT che molti Paesi hanno già dato sostegno al
piano. "L'atmosfera è diventata più dura", ha spiegato una delle
fonti che ha confermato che "la posta in gioco ora è più alta. È
un ricatto".
"Non dobbiamo rispondere a ricatti con altri ricatti ma
parlare tutti insieme, con un'unica voce". Lo ha detto la
ministra degli Esteri del Belgio, Hadja Lahbib, nel corso della
sessione pubblica del Consiglio Affari Generali. La ministra
degli Esteri ha replicato, dicendosi d'accordo, alle parole del
suo omologo lussemburghese Xavier Better, che ha commentato
l'articolo uscito questa mattina sul Financial Times nel quale
il foglio britannico spiega che l'Ue sarebbe pronta "a colpire
l'economia ungherese" in caso di veto alla revisione del
bilancio il prossimo 1 febbraio. Lahbib, a margine della
riunione, ha anche spiegato che non si parlerà di piani B prima
del vertice dei 27. "Prima cerchiamo di trovare un compromesso a
ventisette al vertice del primo febbraio. E se non ci
riuscissimo solo in seguito tratteremo eventuali piani B", ha
sottolineato la ministra.
"L'Ungheria non cede al ricatto! Il documento, redatto dai
burocrati di Bruxelles, non fa che confermare ciò che il governo
ungherese sostiene da tempo: l'accesso ai fondi Ue viene
utilizzato per ricatti politici da parte di Bruxelles". Lo
scrive in un tweet il ministro degli Affari europei, János Bóka,
commentando l'indiscrezione del Financial Times, secondo cui
Bruxelles sarebbe pronta a sabotare l'economia ungherese se il
primo ministro Viktor Orbán continuerà a bloccare gli aiuti
all'Ucraina al vertice straordinario in programma giovedì.
"L'Ungheria - spiega - non fa collegamenti tra il sostegno
all'Ucraina e l'accesso ai fondi dell'Ue e rifiuta che altri
attori lo facciano. L'Ungheria ha partecipato e continuerà a
partecipare in modo costruttivo ai negoziati, ma non cederà ai
ricatti". Citando lo stesso Bóka, Balázs Orbán, direttore
politico del primo ministro magiaro, precisa via X che "Budapest
ha inviato sabato una nuova proposta a Bruxelles" ed è "ora
aperta all'utilizzo del bilancio dell'Ue per il pacchetto
Ucraina e persino all'emissione di debito comune per
finanziarlo, a patto - scrive - che vengano aggiunti altri
caveat che diano a Budapest l'opportunità di cambiare idea in un
secondo momento".
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