"Credo che il Parlamento sia
stato molto chiaro. Se un Paese (candidato, ndr) è pronto, noi
dobbiamo essere pronti. La cosa più dolorosa è quando i Paesi
aspettano da 12-13 anni, come è successo con l'adesione a
Schengen di Romania e Bulgaria, e poi uno, due o forse tre Paesi
dicono di no. Penso che dovremmo parlare di come saremo pronti".
Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola
soffermandosi con un gruppo di cronisti europei, tra cui l'ANSA,
sul dossier allargamento.
"Ciò che va bene per i 27" Paesi "non sarà assolutamente
possibile per i 32 o i 33. O i 35, se vogliamo andare oltre.
Questo non solo dal punto di vista del bilancio, ma anche da
quello politico e strutturale", ha sottolineato Metsola. "Faccio
solo un esempio - la Moldavia - se fossero pronti entro il 2030
- per così dire - saremmo in grado noi di dire "non lo siamo?".
Questa è la domanda che credo volevamo porre al Parlamento.
Parliamo di come dobbiamo procedere", ha ancora puntualizzato la
presidente dell'Eurocamera.
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