Nuove proteste e blocchi stradali
degli agricoltori tedeschi contro la politica del governo di
Olaf Scholz e i tagli dei sussidi per il settore agricolo,
nonostante Berlino abbia già parzialmente modificato i suoi
piani sul tema. Proteste sono attese oggi e nei prossimi giorni
in più città e Land di tutta la Germania, spesso con blocchi
stradali. Come riporta Tagesschau, i coltivatori hanno già
bloccato stamattina gli ingressi delle autostrade in
Meclemburgo-Pomerania Occidentale, sostenuti da aziende di
trasporto che protestavano contro l'aumento dei pedaggi per i
camion.
Sono oltre 560 i trattori di agricoltori che sono giunti
questa mattina sulla Strada 17 giugno davanti alla Porta di
Brandeburgo di Berlino. Lo riporta Dpa, citando la polizia. La
protesta dei coltivatori sta iniziando come previsto in tutta la
Germania, con diversi blocchi stradali in tutto il Paese.
"Chiediamo alla cittadinanza di comprendere. Non vogliamo
perdere il grande sostegno e la solidarietà che stiamo ricevendo
da ampi settori della società", ha detto a Stern il presidente
dell'Associazione tedesca degli agricoltori, Joachim Rukwied,
riportato da Tagesschau. Una parte dei previsti tagli ai sussidi
al settore agricolo sono stati ritirati la scorsa settimana dal
governo Scholz, ma i coltivatori chiedono di più. Il ministro
tedesco dell'Economia, Robert Habeck, ha ammonito in un video
social dall'uso della protesta da parte di estremisti, con la
presenza di "fantasie di sovvertimento". Negli ultimi giorni è
già stato sottolineato da diversi media tedeschi come la
protesta possa essere infiltrata da gruppi di estrema destra.
Anche l'Ufficio per la protezione della costituzione del Land
Baden-Württemberg sottolinea la possibilità. Dopo le tensioni
nello Schleswig-Holstein di giovedì scorso, con il blocco di un
traghetto su cui si trovava proprio il ministro Habeck, la
polizia ha invitato tutti a manifestazioni pacifiche.
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