La decisione della Bielorussia di non
invitare gli osservatori dell'Osce in vista delle elezioni
parlamentari del 25 febbraio "è profondamente deplorevole e
contraddice il principio di trasparenza, che è essenziale per lo
svolgimento di elezioni autenticamente democratiche". Lo
dichiara l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in
Europa che, attraverso l'Ufficio per le istituzioni democratiche
e i diritti umani (Odihr), osserva le elezioni in tutta la
regione.
"Siamo profondamente preoccupati che la decisione di non
invitare gli Stati dell'Osce a osservare le elezioni
parlamentari in Bielorussia impedirà ai cittadini e alle
istituzioni del Paese di beneficiare di una valutazione
imparziale, trasparente e completa", ha dichiarato il direttore
dell'Odihr, Matteo Mecacci. "Questo è contrario agli impegni
presi dalla Bielorussia e va contro lo spirito di collaborazione
su cui si basa l'Osce" ha aggiunto. "La decisione del governo
bielorusso di sottrarsi all'obbligo di invitare osservatori
dell'Osce è preoccupante e va contro il migliore interesse del
popolo bielorusso", ha dichiarato la rappresentante finlandese
all'Osce, Pia Kauma.
"Mi rammarico profondamente che all'Assemblea venga negata
l'opportunità di contribuire allo sviluppo democratico
attraverso i nostri processi di osservazione, che abbiamo fatto
in Bielorussia dal 1995, e sollecito una maggiore apertura delle
autorità bielorusse". Dopo le elezioni presidenziali del 2020,
le elezioni parlamentari del 25 febbraio 2024 saranno la seconda
volta che l'Odihr non potrà osservare le elezioni in Bielorussia
a causa della mancanza di un invito da parte delle autorità
nazionali.
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