Persiste il "rischio di infiltrazioni
terroristiche" dalla rotta balcanica. "Sono emersi, infatti,
specifici indicatori che fanno ritenere quell'area geografica
come particolarmente esposta alla sfera d'azione
terroristico-estremista di matrice jihadista che, soprattutto in
seguito all'aggravarsi del conflitto in Medioriente, potrebbe
rinnovare le proprie capacità operative anche in chiave
anti-occidentale". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo
Piantedosi, in audizione al Comitato Schengen, ricordando che
"all'indomani dell'atto terroristico del 7 ottobre si è ritenuto
necessario, in chiave di prevenzione, agire in più direzioni".
Tra queste, la reintroduzione dei controlli alle frontiere con
la Slovenia. Quest'anno, ha spiegato Piantedosi, "l'attività di
contrasto posta in essere, grazie alle evidenze
info-investigative acquisite autonomamente e a quelle veicolate
attraverso i canali di cooperazione internazionale, ha
consentito alla Polizia di Stato di arrestare 8 persone contigue
agli ambienti del terrorismo estremistico di matrice religiosa e
6 soggetti riconducibili a formazioni terroristiche di matrice
politico nazionalista". Per quanto riguarda l'attività di
prevenzione, ha aggiunto, "evidenzio che, negli ultimi due anni,
si è proceduto all'allontanamento dal territorio nazionale di
153 persone che presentavano profili di rischio per la sicurezza
nazionale, di cui 77 nel 2023 e 76 nell'anno in corso".
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