Sokratis Fámellos, deputato di 58
anni, è il nuovo presidente di Syriza: alle primarie che si sono
svolte ieri ha ottenuto il 49,41%, sfiorando di poco il 50% che
gli avrebbe permesso di evitare il secondo turno. Ma il suo
principale rivale, il deputato ed ex ministro Pavlos Polakis, a
cui è andato il 43,51% dei voti, ha riconosciuto la vittoria di
Fámellos chiudendo così il processo elettorale.
Di formazione ingegnere meccanico, Fámellos è stato
presidente del gruppo parlamentare di Syriza dalle dimissioni di
Tsipras, nel luglio 2023, fino allo scorso agosto. Esponente del
partito della sinistra ellenica fin dalla sua fondazione, fa
parte della corrente interna che più si è scontrata nell'ultimo
anno con il leader sfiduciato Stefanos Kasselakis. Dopo la sua
vittoria, il nuovo presidente ha detto che Syriza esce dal voto
"più unita" e ha parlato di un "momento di gioia, ma anche di
responsabilità".
Il deputato è chiamato alla guida di un partito in grande
crisi, lacerato nell'ultimo anno da due scissioni che hanno
fatto perdere a Syriza ben 18 deputati. Attualmente il partito
occupa 29 seggi in Parlamento, sotto i 31 dei socialisti del
Pasok, e ha perso il ruolo ufficiale di prima forza
dell'opposizione in aula. Fámellos, che è stato anche vice
ministro dell'Ambiente nel secondo governo di Tsipras, ha
annunciato la sua candidatura alle primarie in continuità con
l'"eredità" del leader della sinistra ellenica, e ha promesso di
battersi per affrontare due dei problemi più sentiti dai greci
in questo momento: la crisi degli alloggi e il carovita.
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