Due persone sono state espulse
verso l'Ungheria e l'Ucraina dalla Slovacchia, a causa del
sospetto che stessero preparando un attacco alle infrastrutture
critiche nell'est del paese. Lo ha reso noto il ministro
dell'Interno slovacco Matus Sutaj Estok su Facebook. Secondo il
ministro, i due sospettati hanno monitorato le infrastrutture
energetiche utilizzando dei droni. Il ministro ha menzionato
anche un cittadino slovacco, che potrebbe essere coinvolto nel
caso. "Due cittadini stranieri e uno slovacco sono finiti sotto
osservazione per attività mirate che hanno fatto sorgere il
sospetto concreto di una possibile preparazione di un attacco
teso a distruggere o disattivare un importante impianto
energetico, nella fattispecie un gasdotto o un oleodotto", ha
affermato il ministro. Nella ricostruzione di Estok, i due
stavano usando un drone nella no-fly zone per monitorare
specifici oggetti di infrastrutture energetiche, come la
stazione di trasformazione vicino al villaggio di Velke Kapusany
(est), la stazione locale di compressione del gas di Eustream e
la stazione ferroviaria locale, la centrale elettrica di Vojany
e altri siti. Avrebbero inoltre monitorato il confine tra
Slovacchia e Ucraina. "Durante l'intera operazione sono stati
sequestrati vari oggetti utilizzati per le attività di
monitoraggio, telefoni, computer portatili, varie
apparecchiature elettroniche per la registrazione di video e
suoni, supporti dati, disturbatori di segnale, telecamere
termiche, visori notturni, giubbotti antiproiettile, mappe e
altri oggetti", ha concluso Estok.
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