Secondo la Bbc si tratta di persone con precedenti legali che hanno goduto di un incentivo del governo britannico.
I voli di
espulsione verso l'Abania sono aumentati da quando Tirana ha
firmato un accordo di cooperazione con Londra lo scorso
dicembre, per "scoraggiare e ostacolare l'immigrazione
illegale".
Secondo l'Home Office da allora sono state rimpatriate più di
1.000 persone: circa la metà di loro volontariamente, mentre gli
altri erano migranti che non avevano ottenuto l'asilo e
pregiudicati. La Bbc ha condotto una inchiesta in Albania sugli
immigrati irregolari tornati che in molti casi meditano di
ripartire alla volta del Regno. Alcuni di loro hanno goduto del
contributo finanziario di 1500 sterline previsto dal Facilitated
Return Scheme (FRS), un programma introdotto in passato dal
governo di Londra per offrire "un incentivo finanziario" ai
detenuti stranieri "a condizione che cooperino all'espulsione e
rinuncino al diritto di presentare ricorso contro di essa".
L'inchiesta della Bbc arriva mentre il premier britannico
Rishi Sunak sta cercando in ambito internazionale, con la
partecipazione al Consiglio d'Europa in Islanda, di accelerare
sul suo piano per fermare gli sbarchi sulle coste inglesi. In
particolare per riformare la normativa per i migranti prevista
dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) e sbloccare il
trasferimento in Ruanda di una parte dei richiedenti asilo in
attesa di risposta dal Regno Unito. Trasferimento all'interno
della stretta legislativa di Londra sull'immigrazione irregolare
di fatto bloccato dalla raffica di contestazioni individuali
presentate alla Cedu con l'appoggio di attivisti e associazioni
per i diritti umani.
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