La Bosnia deve riformare la
Costituzione e la legge elettorale per eliminare le parti che
attualmente impediscono alle persone non affiliate ai popoli
costituenti o a chi non soddisfa una combinazione dei requisiti
di origine etnica e di luogo di residenza di candidarsi alle
elezioni della Camera dei Popoli e della Presidenza del Paese,
quindi le discriminano. La Bosnia ha tempo fino al 15 aprile per
presentare le misure prese. Lo indica il comitato dei ministri
del Consiglio d'Europa nella risoluzione adottata dopo aver
esaminato quanto fatto dal Paese in seguito alle condanne della
Corte europea dei diritti umani. L'esecutivo dell'organizzazione
paneuropea evidenzia che dalla prima sentenza sono trascorsi 14
anni e che nel frattempo si sono tenute 4 elezioni generali con
le stesse norme condannate dalla Cedu. Ora Strasburgo "esorta le
autorità e i leader politici a dispiegare tutti i loro sforzi
per raggiungere un consenso sui necessari emendamenti alla
Costituzione e alla legislazione elettorale".
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