La nave Moliva, battente bandiera
turca, con a bordo 2100 tonnellate di presunti rifiuti tossici
spediti in luglio dall'Albania alla volta della Thailandia, è
rientrata oggi nel porto di Durazzo.
A bordo oltre 100 container che saranno trasportati in un
luogo sicuro e sorvegliato dalla polizia albanese, fino a quando
la procura albanese che ha avviato un'inchiesta sul caso, non
avrà effettuato le analisi per accertare la natura dei rifiuti.
Nell'ambito dell'inchiesta, il carico è stato sottoposto al
sequestro preventivo. I container erano partiti dall'Albania lo
scorso luglio, con destinazione finale la Thailandia, Paese che
li ha respinti dopo l'allarme lanciato dall'organizzazione non
governativa 'Rete di azione del Basel' (Ban), con sede negli
Usa, secondo la quale si tratterebbe di una polvere dall'alto
contenuto di metalli quali piombo e cromo e altri elementi
chimici potenzialmente cancerogeni. Il carico, proveniente da
una fabbrica metallurgica in Albania, è stato trasportato da una
ditta privata albanese 'Sokolaj', che invece ha dichiarato alle
autorità che si tratterebbe di normali rifiuti industriali da
esportare. Parallelamente alla procura albanese, un'altra
inchiesta sul caso e' stata avviata anche dall'Ufficio europeo
per la lotta antifrode (Olaf).
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