Le lingue "minoritarie" sono una
ricchezza per il paese: un francobollo emesso oggi ricorda le
varie lingue parlate in Italia: Franco provenzale, Germanico,
Friulano, Sloveno, Ladino, Croato, Francese, Occitano, Catalano,
Sardo, Albanese e Greco.
Il francobollo è previsto per la posta prioritaria diretta in
Europa (4,65 euro). La vignetta raffigura la silhouette della
penisola italiana avvolta in un nastro tricolore e circondata
dalle denominazioni delle minoranze linguistiche presenti in
Italia e tutelate dall'articolo 6 della nostra Costituzione.
L'annullo speciale primo giorno di emissione sarà apposto a
Bolzano (appunto in una provincia bilingue). Il bollettino
illustrativo che accompagna l'emissione del francobollo è
firmato dal presidente della Federazione delle Società
Filateliche Italiane, Bruno Crevato-Selvaggi il quale ricorda
dove si parlano le lingue diverse dall'italiano: il franco
provenzale, una delle lingue romanze nate dalle trasformazioni
regionali del latino, parlata in aree della Valle d'Aosta, in
Piemonte e in due comuni pugliesi; l'occitano, altra lingua
romanza, diffusa in alcune valli piemontesi e in un comune della
Calabria; il francese, parlato in Valle d'Aosta; il germanico,
in diverse varietà lungo tutto l'arco alpino, dal Piemonte al
Trentino-Alto Adige, al Veneto, al Friuli-Venezia Giulia; il
friulano, lingua romanza diffusa in Friuli; lo sloveno, diffuso
in alcune zone delle province di Udine, Gorizia e Trieste; il
ladino, lingua romanza diffusa nell'area dolomitica fra Veneto e
Trentino; il croato, diffuso in tre comuni del Molise; il
catalano, lingua romanza di cui ad Alghero in Sardegna si parla
un'arcaica variante; il sardo, in Sardegna, altra lingua
romanza; l'albanese, sparso tra Abruzzo, Molise, Puglia,
Basilicata, Calabria e Sicilia; il greco, a Messina, in Calabria
e nel Salento.
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