Giudizi in chiaroscuro per la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, che ha spaccato l'opinione pubblica e i media fra approvazione e clamorose bocciature. "Uno spettacolo davvero kitsch in riva al fiume". E' netto il giudizio del britannico The Guardian, ma la stampa internazionale si divide sul senso dello show di ieri notte. "La cerimonia più bella del mondo", titola Marca, ispirata ovviamente dalla presenza di Rafa Nadal sulla barca delle stelle internazionali dello sport, con Carl Lewis e Nadia Comaneci.
Per 'The Indipendent' Parigi abbraccia "la pazza idea" di offrire al mondo una cerimonia a cielo aperto. Di "tripudio di stile francese che unisce storia e audacia artistica" parla il New York Times, che sottolinea come "l'acquazzone" e i sabotaggi non abbiano fermato la festa. Per la tedesca Frankfurter Allgemeine, la "Francia ha celebrato una festa grandiosa", con quello che é un "show rivoluzionario". Il giapponese 'Asahi Shimbun' parla di "cerimonia che rompe le regole".
Anche la politica francese si divide: la sinistra esalta gli aspetti "inclusivi" dello show sulla Senna e parla di "orgoglio" e "schiaffo agli oscurantisti" per la sinistra, mentre la destra attacca: "vergogna" e "esaltazione del woke". A far discutere è soprattutto le prestazioni della cantante franco-maliana Aya Nakamura, la cui scelta era stata contestata da Marine Le Pen fin dall'inizio in quanto "poco rappresentativa" della Francia, e delle drag queens protagoniste dell'Ultima Cena.
Namakura, la cantante francofona più ascoltata nel mondo, non soltanto ha avuto grande successo, ma ha cantato accompagnata dalla musica più "francese" che si possa immaginare, quella dei musicisti della Guardia Repubblicana in uniforme, davanti all'Accademia francese. Una provocazione, forse, che la sinistra de La France Insoumise e dei socialisti loda per aver celebrato "i valori della libertà, dell'eguaglianza e della fraternità ai quali sono stati aggiunti 'sorellanza', parità e inclusione". In quella che viene interpretata dalla gauche come "la risposta migliore alla crescita del fascismo e dell'estrema destra, uno schiaffo agli oscurantisti". Destra ed estrema destra all'attacco, invece, non solo delle drag queen dell'Ultima Cena, ma del cantante quasi nudo Philippe Katerine o della modella trans: per la senatrice Républicains Valérie Boyer, si è trattato di "una visione della nostra storia che cerca di ridicolizzare i cristiani".
Il portavoce del Rassemblement National, Julien Odoul, ha parlato di "vergogna" per l'apertura dei Giochi, definendola "un saccheggio della cultura francese". Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha denunciato i "J-Woke 2024" con un gioco di parole fra "giochi" e "woke": "sappiate - ha aggiunto - che non è la Francia che parla ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione". Nessun commento da parte di Marine Le Pen, che si è limitata ad un "in bocca al lupo" a tutti gli atleti francesi.
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