Ore 8, cinquantacinque giovani donne si tuffano nella Senna dalla passerella sotto il ponte Alexandre III, nel centro di Parigi.
E' la prima volta che succede, il fiume di Parigi diventa balneabile e quello delle atlete del triathlon diventa un battesimo storico: per loro e per il fiume che divide in "rive droite" e "rive gauche" la Ville Lumière, che torna ad essere balneabile per i parigini dopo un gigantesco investimento per la depurazione, 1,4 miliardi.
Esulta Emmanuel Macron: "Con un massiccio investimento dello stato, con il Comune di Parigi e la Val de Marne, siamo riusciti in 4 anni in quello che era stato impossibile per 100 anni: la Senna è balneabile. Eredità favolosa per gli abitanti dell'Ile-de-France, che potranno nuotare, e per la biodiversità".
Esultano anche i tantissimi parigini che hanno applaudito la gara, e alla fine hanno festeggiato la vittoria di Cassandre Beaugrand, sesto oro per la Francia.
L'oro degli uomini e' invece andato al britannico Adam Yee. Le triatlete sono state le prime a tuffarsi, alle 10:45 è toccato ai colleghi uomini, dopo la luce verde degli organizzatori, successiva al via libera degli specialisti che hanno analizzato anche stanotte alle 4 l'acqua del fiume un'ultima volta. Il sole degli ultimi giorni ha avuto ragione delle complicazioni create al progetto dalle piogge insolite e torrenziali in queste stagioni, in particolare quella durata oltre 24 ore su Parigi e dintorni durante la cerimonia di apertura dei Giochi, venerdì e sabato scorsi. In seguito a valori di Escherichia Coli superiori agli indici indicati dal regolamento, ma anche di altri batteri - spiegabile con l'aumento del livello delle acque piovane che nel sistema fognario parigino oltre una certa quota si uniscono a quelle reflue - gli organizzatori erano stati costretti ad annullare lunedì e martedì gli allenamenti mattutini sul fiume. E a rinviare la gara maschile di ieri mattina ad oggi. Ma i responsabili di Parigi 2024 si erano sempre mantenuti fiduciosi ed oggi, al ponte Alexandre III hanno assistito al tuffo che tutti aspettavano. Sorprendente, alle 8 del mattino e mentre ancora pioveva dopo una notte di temporali, la folla che assiepava per centinaia di metri - su entrambe le rive - i parapetti del Lungosenna per applaudire le atlete. E impressionante l'urlo di liberazione che si è levato dal pubblico, che in questi giorni si è immedisimato in modo totale con la grande impresa che rischiava di sfuggire alle Olimpiadi parigine. Grande il sollievo anche fra gli atleti, apparsi entusiasti del tuffo nel fiume, dopo giorni di attesa. Ieri, era emerso con forza il malcontento per il rischio sempre latente di gettarsi in acque non affidabili, ma soprattutto per i falsi allarmi con sveglia alle 4 del mattino e gara poi annullata. "Se le autorità competenti riterranno le acque della Senna idonee allo svolgimento delle gare di triathlon e assicureranno le condizioni di sicurezza previste, gli azzurri dell'Italia Team prenderanno parte alle competizioni senza problemi", aveva assicurato ieri il Coni. "Abbiamo vinto la scommessa - ha dichiarato Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, che una decina di giorni fa si era già tuffata nel fiume - la Senna non è più inquinata. Poi - ha aggiunto - ci sono le incognite del meteo, della pioggia e dei temporali. Ma abbiamo fiducia perché lavoriamo seriamente, con grandi professionisti. Non c'era nessun piano B, perché non c'era bisogno di un piano B. Il piano A è stato sempre l'unico possibile".
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