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Parigi, nessun uomo nel sincro: 'Occasione sprecata'

Parigi, nessun uomo nel sincro: 'Occasione sprecata'

80 posti nei team, tutte donne: May e Minisini out, è polemica

ROMA, 05 agosto 2024, 17:03

Redazione ANSA

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Giorgio Minisini © ANSA/EPA

Giorgio Minisini © ANSA/EPA

Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'inclusione. Ma andato a vuoto. Da quest'anno alle Olimpiadi è possibile far partecipare anche gli uomini nel nuoto artistico: di fatto però è risultata una chance sprecata, perché per gli 80 posti a disposizione delle varie nazionali sono state iscritte solo donne.

Neanche uno dei protagonisti al maschile di questa disciplina è stato selezionato. Nè l'azzurro Giorgio Minisini, che per la delusione ha abbandonato l'attività agonistica, nè il povero Bill May, statunitense che aveva aspettato 34 anni per esibirsi in una piscina olimpica, lui che del sincro (diventato negli anni nuoto artistico) era stato il pioniere, declinando al maschile uno sport che fino alla sua folgorante apparizione era destinato a una sola metà del cielo.

Ma in realtà nessuno dei Paesi, dall'Australia agli Usa, dalla Spagna ai padroni di casa della Francia ha selezionato un nuotatore: un'indicazione chiara. Anche l'Italia, del resto, che pure aveva in Minisini uno dei campioni di punta della disciplina, ha deciso senza troppi rimpianti di lasciare a casa l'azzurro più volte iridato. "Quelle di Parigi, per il nuoto artistico, avrebbero potuto essere Olimpiadi storiche - dice all'ANSA Minisini - e invece saranno come tutte le altre". L'ex azzurro si è detto dispiaciuto per "la scelta, da parte di tutte le nazionali, di non portare alcun atleta maschio: dimostra che finora non c'è stata volontà di cambiare e rendere questo sport una disciplina davvero mista".
Eppure erano stati applausi a scena aperta per quella decisione annunciata da World Acquatics a dicembre 2022 e salutata come rivoluzionaria. Aveva esultato il sirenetto americano che dopo l'addio alle gare, nel 2015 con l'ok agli uomini ai mondiali si era rituffato in piscina conquistando 5 titoli iridati, A 45 anni poi, ma con il sacro fuoco di Olimpia ancora fiammeggiante, voleva essere a Parigi per prendersi un altro spicchio di storia. Il team Usa però glielo ha negato, escludendolo dai convocati lo scorso giugno. Una scelta tecnica, perché come ammesso dal responsabile del sincro a stelle e strisce, Adam Andrasko, "gli uomini non sono ancora all'altezza delle donne", neppure uno come May appunto che si è sempre allenato con le ragazze. "È una falsa apertura. Le squadre sono formate da molto tempo, quindi nessuna nazione avrà voglia di puntare su un ragazzo meno preparato" aveva vaticinato già a gennaio il francese Quentin Rakotomalala, bronzo nel 2022 agli Europei di Roma. "I ragazzi hanno avuto accesso alle massime competizioni solo dal 2015 - ha spiegato Sylvie Neuville, responsabile tecnica della federazione francese -. Hanno un ritardo tecnico che rischia di penalizzare e nessun paese ha voluto correre questo rischio. Non c'era alcuna volontà di escluderli deliberatamente. Al contrario, non appena lavoriamo con i ragazzi, è come con yin e yang, sentiamo una migliore armonia in una squadra".
Non la pensano così i grandi esclusi. "Se si vuole davvero trasformare questa disciplina - ha aggiunto Minisini - occorre mettersi al lavoro dal 12 agosto del 2024, e non del 2026. Dopo 9 anni di tentativi, iniziati nel 2015, non si può più aspettare. Ma non sono sicuro che questo mondo voglia cambiare.
Se ci fosse la volontà, certamente io farei la mia parte per dare tutto il contributo possibile. Ma lottare per il bene di uno sport che non vuole migliorare rischia di essere inutile.
Tutti gli atleti, donne o uomini, hanno da guadagnarci. Spero che chi arriverà dopo di noi possa vivere un'esperienza migliore, in una disciplina che sia davvero integrata. Guarderò le gare delle mie compagne e farò il tifo per loro. E cercherò anche di far comprendere un regolamento - ha concluso Minisini - sicuramente poco comprensibile e fuorviante per chi non vive da vicino questo sport".
Se ne riparla, forse a Los Angeles 2028, troppo tardi per Bill May che ha contribuito a far fare al sincro al maschile il grande passo: ma solo fino alla porta delle Olimpiadi. 

   

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