Una serie di granvolte alle parallele asimmetriche, poi il volo e l'atterraggio quasi a corpo morto, come in un salto nel vuoto, con una pesante caduta sui materassi accompagnata da un urlo. La scena si ripete più volte nel video pubblicato in questi giorni da Simone Biles su Instagram per far capire cosa siano i 'twisties', gli attimi di blackout mentali che rendono pericolosi i suoi esercizi, e hanno spinto la stella statunitense a fare un passo indietro nelle competizioni di ginnastica artistica ai Giochi Tokyo.
"A chi sostiene che io abbia mollato, io non ho mollato. La mia mente e il mio corpo semplicemente non sono sincronizzati.
Come potete vedere qui - ha scritto Biles a corredo dei video delle sue esercitazioni -. Non credo vi rendiate conto quanto sia pericoloso fare questo sulle superfici dure in gara. E io non devo spiegare perché ho messo davanti la mia salute mentale".
Biles ha aggiunto che questa situazione l'ha sorpresa in Giappone. "No, questo non succedeva prima che lasciassi gli Stati Uniti. È cominciato a caso dopo la gara preliminare, proprio la mattina successiva. A quel punto non era possibile inserire nessuna riserva al mio posto - ha spiegato -. Noi siamo 4 in squadra per una ragione. Ho scelto di non continuare la competizione a squadre per non mettere a rischio una medaglia (di qualsiasi colore) per le ragazze e anche per la mia incolumità e salute".