Nella notte di Copa Cabana l'argento olimpico del beach volley ha fatto grande l'Italia che gioca a rete anche sulla sabbia. Cinque anni dopo Daniele Lupo e Paolo Nicolai ci riprovano: la super coppia azzurra a Tokyo cercherà ancora l'impresa nel torneo olimpico giapponese. A fare da sfondo stavolta non ci sarà la celebra spiaggia carioca, ma lo Shiokaze Park, l'impianto da 12mila posti allestito nella baia di Tokyo. Con la stagione rivoluzionata dal covid, tra tornei annullati e rinvii, anche il beach arriva ai Giochi col fiato corto.
Le certezze nelle gerarchie mondiali non sono state però scalfite: a Rio nel 2016 avevano vinto i padroni di casa brasiliani in una finale-show contro la coppia azzurra. Ma in cima al mondo, guardando ai traguardi olimpici, restano gli Stati Uniti con 10 medaglie di cui sei d'oro. Il Brasile però segue con 13 podi totali. L’Italia comunque arriva in Giappone in forze: oltre ai vicecampioni olimpici hanno strappato il pass altre due coppie azzurre, Marta Menegatti-Viktoria Orsi Toth e Enrico Rossi-Adrian Carambula, gli ultimi ad aver ottenuto la matematica qualificazione, nonostante fossero stati eliminati al quattro stelle di Ostrava in Repubblica Ceca. Per Menegatti quella di Tokyo rappresenta la terza Olimpiade dopo Londra 2012 e Rio, prima atleta azzurra del beach di sempre a raggiungere questo traguardo. Per Orsi-Toth, invece, si tratta di un esordio, perché in Brasile non ha partecipato a causa di una squalifica per doping.
Nato come variante della pallavolo, da semplice divertimento da spiaggia, è diventato nel tempo uno sport professionistico in vari paesi del mondo. Una disciplina che nasce sulle arene glam della California: il battesimo a Santa Monica negli anni '20 e solo dieci anni più tardi comincia a fare capolino anche in Europa. Poi la guerra e lo stop di fatto fino agli anni '50. In Italia il beach comincia a diffondersi negli anni '80. Ai Giochi approda nel 1996, ad Atlanta, anche se si era già messo in mostra a Barcellona ma solo come disciplina dimostrativa. Alla terza apparizione a cinque cerchi, ad Atene 2004, il beach volley acquisisce la sua consacrazione, diventando uno degli sport più seguiti in tutto il mondo. Velocità di gioco, scenari sempre accattivanti, la pallavolo da spiaggia ha dimostrato di possedere un grande appeal soprattutto tra i giovani. In Giappone, con un anno di ritardo e con una tabella di marcia resa complicata ancora dal covid, le coppie di tutto il mondo proveranno a scalare la classifica olimpica: Stati Uniti e Brasile terranno duro, ma c'è anche l'Italia vice campione. Con il suo duo ultra collaudato che proverà a sognare ancora.