Moderno e spettacolare, lo skateboarding sarà ai Giochi Olimpici per la prima volta nella sua storia a Tokyo. Un debutto che non tutti, anche tra gli appassionati, apprezzano, sottolineando che l'essenza dello skateboard, la libertà e l'improvvisazione, difficilmente è compatibile con l'obbligo di categorizzare le prestazioni per definire una classifica. L'Italia comunque ci sarà, con tre rappresentanti: Ivan Federico e Alessandro Mazzara nella specialità Park e Asia Lanzi nella specialità Street. Sono tutti giovanissimi ma già capaci di brillare a livello internazionale.
I fuoriclasse arriveranno a Tokyo soprattutto dal Brasile e dagli Usa, ma anche il Giappone avrà da dire la sua, visto che nei Mondiali di street svoltisi a Roma hanno dominato sia le prove maschili che quelle femminili.
Le gare di skate da strada si terranno all'Ariake park, un campo di gara che assomiglia ad un comune skatepark che si può trovare nei centri urbani di tutto il mondo.
È stato fissato un limite di tempo per le evoluzioni, ma i pattinatori sono liberi di scegliere il percorso che desiderano intorno alle scale, ai corrimano, ai cordoli, alle panchine, ai muri e ai pendii.
Gli eventi saranno lo Street ed il Park, con la partecipazione di 40 atleti (20 donne e 20 uomini) ciascuna. Nella specialità park, i concorrenti si sfideranno in quattro manche di cinque pattinatori e i primi otto della classifica combinata delle varie manche accederanno alle finali. Anche nella specialità street si sono preliminari, simili ai precedenti, e ugualmente i primi otto della classifica combinata delle manche andranno in finale. Le performance degli atleti saranno definite sulla base di una serie di fattori: dal livello di difficoltà dei trick, all'altezza e alla velocità, dalla originalità alla composizione delle manovre.