All'Equestrian Park di Tokyo, dove tra gli altri concorrenti ci sarà anche la figlia di Bruce Springsteen, Jessica Springsteen, selezionata nel team Usa di Completo e gareggerà su Don Juan, stallone belga di 12 anni, l'Italia degli sport equestri si presenta con sei binomi grazie alla qualificazione a squadre nella disciplina del Completo e a quelle individuali nel Salto a ostacoli e nel Dressage. Qualificazione fallita, invece, per la squadra del salto a ostacoli, su cui si riponevano nuove speranze.
La squadra nel completo, in gara tra il 30 luglio e il 2 agosto, sarà composta da Susanna Bordone (su Imperial Van De Holtakkers), Stefano Brecciaroli (Bolivar Gio Granno, Vittoria Panizzon (Super Cillious) e Arianna Schivo (Quefira de L’Ormeau). Per il salto a ostacoli gareggerà, tra il 2 e il 7 agosto, Emanuele Gaudiano (Chalou), mentre nel dressage sarà impegnato Francesco Zaza (Wispering Romance). Cavalli e cavalieri, dopo un periodo di quarantena e rifinitura ad Aquisgrana, in Germania, si trasferiranno a Tokyo il 19 luglio.
La più importante novità dei Giochi 2020 per gli sport equestri, e in particolare per gli azzurri del Concorso completo, riguarda proprio la partecipazione della squadra. Secondo le nuove norme, il Team sarà composto da tre binomi (tre risultati utili per la classifica a squadre), nonostante i selezionatori avranno la possibilità di sostituire un componente (cavallo/cavaliere) in qualsiasi momento.
Diversi azzurri hanno già preso parte a una o più edizioni dei Giochi Olimpici: Gaudiano e Schivo (Rio 2016), Bordone (Atene 2004 e Pechino 2008), Panizzon (Pechino 2008 e Londra 2012), fino al 46enne Brecciaroli, che è alla sua quinta partecipazione consecutiva da Atene in poi. Per l'Italia, gli atleti simbolo di questa disciplina sono i fratelli Raimondo e Piero D'Inzeo (rispettivamente oro e argento a Roma '60 e argento e bronzo a Melbourne '56) ancora recordman in materia di partecipazioni alle Olimpiadi: ben otto consecutive ciascuno, da Londra '48 a Montreal '76.
Presente nel programma olimpico per la prima volta a Parigi 1900, e in pianta stabile a partire da Stoccolma 1912, l'equitazione fu aperta ad atleti civili solo quarant'anni dopo, a Helsinki: fino ad allora vi erano stati ammessi solo militari. Comprende tre discipline: dressage, concorso completo e salto ostacoli. Nella prima, i binomi eseguono movimenti geometrici (detti arie) su un campo rettangolare. La seconda prevede il superamento di diverse prove: una ripresa di dressage, una prova di salto ostacoli e una di cross-country, da svolgersi in più giornate. Nella terza disciplina, infine, il binomio compie un percorso ad ostacoli, sino ad un massimo di 12. Il tedesco Reiner Klimke tra gli uomini e l'olandese Anky van Grunsven tra le donne sono i più medagliati di sempre, rispettivamente con otto e nove podi totali.