C'e' un tabù oro da sfatare per lo sport azzurro, ed e' quello della pallavolo. L'argento conquistato dall'Italia del ct Gianlorenzo Blengini a Rio contro i fortissimi padroni di casa è stato, quattro anni fa, l'apice di una rinascita dagli anni dei trionfi. Ai quali pure la generazione di fenomeni dell'era Velasco non riuscì mai ad aggiungere il titolo olimpico. Tre volte sul podio, e tre volte battuti in finale (nel '96, nel 2004 e appunto nel 2016): ecco la splendida maledizione da scacciare, per Zaytsev e Juantorena che ci riprovano anche alla prossima Olimpiade, prima ce Blengini passi il testimone a De Giorgi. A Tokyo intanto l'avventura degli azzurri comincerà con la sfida al Canada (match inaugurale il 25 luglio), a seguire la Polonia, i padroni di casa del Giappone, l'Iran e il Venezuela. Mentre le ragazze guidate da Davide Mazzanti esordiranno con la Russia, poi sarà la volta di Turchia, Argentina, Cina e Stati Uniti. "L'obiettivo e' una medaglia", dice il ct, preoccupato dal lungo periodo di vuoto agonistico per la nazionale causa pandemia. Che la pallavolo italiana sia di nuovo in crescita, lo dimostrano diversi segnali. Le due nazionali, quella di Blengini e quella di Mazzanti, sono le prime ad aver fatto la doppietta-qualificazione tra gli sport di squadra azzurri. Le azzurre contano su una campionessa emergente, Paola Egonu, schiacciatrice di livello mondiale, e affidano a Miriam Sylla il ruolo di capitana. La Champions vinta da Conegliano confermano la competivita' del volley femminile, pronto ad arrivare a un podio che sarebbe prima volta assoluta.
A Tokyo saranno in tutto sei, ct azzurri compresi, i tecnici italiani a guidare le nazionali in lizza, chiaro indice di una scuola tecnica di assoluto valore. I due tecnici azzurri hanno lavorato in questi mesi nella definizione di un gruppo in cerca di ricambi, soprattutto quello maschile: lo stop ai quarti contro la Francia nell'europeo transalpino per Blengini e il crash contro il muro della Serbia in semifinale delle azzurre nel loro torneo continentaleicono che ci sono nazionali al momento avanti. Brasile e Usa sembrano ancora le padrone del mondo nel volley maschile, la Polonia è la nazionale emergente, come testimoniano i due mondiali di fila vinti a cavallo di Rio. Per le donne, il ranking Fivb relega impietosamente le azzurre all'ottavo posto nel ranking stilato sulla base dei risultati dell'ultimo quadriennio, e Cina, Usa, Serbia e Brasile sembrano inarrivabili sul tetto del mondo. Ma la qualificazione a Tokyo è arrivata lo scorso agosto con un netto 3-0 all'Olanda che in quel ranking precede l'Italia. Perciò Mazzanti prosegue dritto sulla strada della sua giovane Italia.