Il triathlon torna ai Giochi per la sesta volta, avendo fatto il suo esordio a Sydney 2000. Quasi un record come prima apparizione olimpica, visto che questo sport multidisciplinare è nato solo nel 1977. L'Italia sarà rappresentata da due uomini, tre donne e dalla staffetta mista 2+2 nella Mixed Relay, prova che debutterà nel programma olimpico proprio in Giappone. A livello di partecipazione, si tratta di un record di presenze per la Nazionale italiana alle Olimpiadi.
I convocati del dt, Alessandro Bottoni, sono: Alice Betto, Angelica Olmo e Verena Steinhauser per la prova femminile, Gianluca Pozzatti e Delian Stateff per la gara maschile e Alessandro Fabian come riserva. Con cinque posti individuali e la qualifica nella Mixed Relay l'Italia si è collocata tra le migliori sei Nazioni come numero di pass acquisiti per i Giochi, dietro soltanto all'Australia e insieme con Francia, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti. "Le scelte degli atleti - ha spiegato il direttore tecnico -, sono state attentamente ponderate in relazione alle caratteristiche della gara olimpica, alle qualità fisiche di ciascun atleta, alle condizioni climatiche e alla tipologia di percorso che si dovrà affrontare in Giappone, esaltando i potenziali dei singoli e della squadra".
Il triathlon è una disciplina per 'tosti', capaci ad affrontare in successione 1,5 km di nuoto, 40 km in bici e dieci di corsa. Le distanze sono le stesse sia per gli uomini sia per le donne. A Rio, vinsero e il britannico Alistair Brownlee. Già oro a Londra, nella gara a Copacabana si fermò qualche metro prima dell'arrivo, sventolando la bandiera britannica e aspettando per alcuni istanti il fratello Johnathan e tagliare il traguardo quasi insieme, cosa che non fu possibile a Londra, dove il minore aveva conquistato il bronzo.
In Giappone, il campo di gara sarà quello dell'Odaiba Marine Park, la prima medaglia assegnata sarà quella maschile, con la gara che si disputerà il 26 luglio con partenza alle 6.30 locali, seguita da quella femminile il 27, mentre sabato 31 ci sarà il debutto della staffetta mista (Mixed relay) che designerà la nazionale più completa. Completa come il triathlon, dato che i concorrenti passano senza interruzioni da una frazione di gara all'altra, dimostrando non solo forza e resistenza ma anche la tecnica di esprimere al meglio gestualità sportive completamente differenti tra loro.