I progressi nel campo
dell'intelligenza artificiale (IA) stanno amplificando la crisi
dei diritti umani online, contribuendo al declino della libertà
su Internet a livello globale, diminuita per il tredicesimo anno
consecutivo nel 2023. È quanto emerge dal rapporto annuale di
Freedom House sulla libertà di Internet nel mondo, Freedom on
the Net. In particolare, l'IA generativa (AI) minaccia di
potenziare le campagne di disinformazione online. Almeno 47
governi, tra cui Russia, Cina e Russia, hanno impiegato
commentatori per manipolare le discussioni online a loro favore,
il doppio rispetto a un decennio fa. Gli strumenti basati
sull'IA in grado di generare testi, audio e immagini, si legge
nel report, sono diventati rapidamente più sofisticati,
accessibili e facili da usare, favorendo un'escalation
preoccupante di queste tattiche di disinformazione. Nell'ultimo
anno, la nuova tecnologia è stata utilizzata in almeno 16 Paesi,
tra cui Iran e Cuba, per seminare dubbi, diffamare gli avversari
o influenzare il dibattito pubblico.
L'IA, inoltre, ha permesso ai governi di migliorare e
perfezionare la censura online. I governi autoritari più
tecnicamente avanzati del mondo hanno risposto alle innovazioni
nella tecnologia dei chatbot AI, cercando di garantire che le
applicazioni siano conformi o rafforzino i loro sistemi di
censura. I quadri giuridici di 22 Paesi impongono o incentivano
le piattaforme digitali a utilizzare l'apprendimento automatico
per rimuovere i discorsi politici, sociali e religiosi
sfavorevoli. L'IA, tuttavia, non ha soppiantato i vecchi metodi
di controllo delle informazioni. Anche in contesti più
democratici, come Stati Uniti ed Europa, inclusa l'Italia, i
governi hanno preso in considerazione o hanno imposto
restrizioni all'accesso a siti web e piattaforme di social media
di rilievo, un approccio improduttivo rispetto alle
preoccupazioni di interferenze straniere, disinformazione e
sicurezza online.
Per proteggere la libertà di Internet, i sostenitori della
democrazia devono adattare le lezioni apprese dalle passate
sfide della governance di Internet e applicarle all'IA.
L'eccessivo affidamento all'autoregolamentazione da parte delle
aziende private ha lasciato i diritti delle persone esposti a
una serie di minacce nell'era digitale, osservano gli esperti,
esortando i politici democratici, di concerto con la società
civile, a stabilire standard forti basati sui diritti umani per
gli attori statali e non statali che sviluppano o impiegano
strumenti di IA.
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