A pochi giorni dalla nuova stretta di Washington alle esportazioni di chip per l'intelligenza artificiale, la Commissione europea ha pubblicato una raccomandazione che invita gli Stati membri dell'Ue a rivedere gli investimenti in uscita delle loro imprese verso Paesi terzi. La raccomandazione, rende noto l’esecutivo comunitario, si applica a tre aree tecnologiche di importanza strategica e a più alto rischio: semiconduttori, intelligenza artificiale e tecnologie quantistiche.Agli Stati membri è richiesto di valutare i rischi per la sicurezza economica potenzialmente derivanti da tali transazioni. Il riesame degli investimenti in uscita servirà a decidere se sia necessaria un'ulteriore azione, a livello europeo e/o nazionale, per affrontare i rischi individuati. L'obiettivo finale della Commissione, specifica Palazzo Berlaymont, è di evitare che gli investimenti in uscita dall'Ue abbiano un impatto negativo sulla sicurezza economica europea, garantendo che le tecnologie e il know-how chiave non finiscano nelle mani sbagliate. “L'Ue è e rimarrà tra i leader nell'offerta e nell'attrazione di investimenti di livello mondiale. Tuttavia, la geopolitica di oggi ci impone una comprensione più approfondita dei rischi potenziali che può comportare” ha dichiarato il Commissario europeo per il Commercio e la sicurezza economica, Maroš Šefčovič. La revisione durerà 15 mesi e riguarderà sia le transazioni in corso che quelle passate, a partire da gennaio 2021.La raccomandazione della Commissione fa seguito un Libro bianco e a una successiva consultazione pubblica che hanno confermato la necessità di valutare i potenziali rischi per la sicurezza dell'Ue legati agli investimenti in uscita, e si inquadra nell’ambito della Strategia di sicurezza economica dell'Ue, insieme al lavoro in corso sullo screening degli investimenti diretti esteri in entrata.
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