L'auspicio che l'Unione Europea
legiferi rapidamente in materia di intelligenza artificiale
"perché si tratta di una preoccupazione non da poco per vari
aspetti non solo etici" è stato lanciato dal teologo e vicario
della Diocesi di Trieste mons. Ettore Malnati.
Nel corso di un confronto con il giornalista e comunicatore
Andrea Bulgarelli della Figec Cisal, don Malnati ha definito
l'AI e i recenti progressi della ChatGpt, "un'evoluzione
tecnologica che non va demonizzata ma governata e utilizzata,
mai prescindendo però dall' intelligenza naturale". Insomma, "è
necessario governare l'intelligenza artificiale, positiva
scoperta per tanti settori, ma questa non può sostituire le
caratteristiche di sensibilità e coscienza propri della persona
umana". Anche perché in questi anni i social hanno contribuito a
creare "una informazione fugace" che oltre ad "aver mortificato
l'approfondimento e la lettura ponderata con un doveroso
confronto anche con più testate, ha creato una crisi nel mondo
dell'editoria e di un 'pensato' critico". Un atteggiamento che
"ha dato un 'colpo' non indifferente al comparto tradizionale
dell'informazione sia cartacea che radiotelevisiva", una "febbre
del digitale", ha sottolineato il religioso, che non deve però
far "barattare la deontologia per uno scoop o un gossip" per
"primeggiare acriticamente nel dare notizie".
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