Nell'era digitale, piattaforme di incontri online e social media hanno rivoluzionato il modo in cui le persone si conoscono, creando nuove opportunità di connessione ma anche esponendo gli utenti a rischi significativi. L'espansione delle interazioni digitali ha reso più semplice per i malintenzionati approfittare della vulnerabilità emotiva e della fiducia degli utenti. La diffusione non consensuale di immagini private, l'uso di stalkerware e l’impiego fraudolento dei deepfake sono minacce in continua crescita.
Nuove sfide per la privacy
L'aumento delle interazioni online e la normalizzazione della condivisione di immagini personali hanno creato un terreno fertile per le violazioni della privacy. Il "revenge porn", o diffusione non consensuale di immagini intime, è solo uno dei problemi che gli utenti affrontano quotidianamente. “È preoccupante l’atteggiamento diffuso di colpevolizzazione delle vittime: secondo la ricerca "Naked Truth" di Kaspersky, il 45% degli italiani ritiene che chi condivide immagini intime sia, almeno in parte, responsabile se queste vengono divulgate senza consenso. Inoltre, il 29% degli uomini italiani pensa ancora che ricevere un’immagine intima significhi "possederla", segnalando la necessità di un profondo cambiamento culturale riguardo al consenso e alla privacy digitale”, ha commentato Cesare D’Angelo, General Manager Italy & Mediterranean.
Questo problema è particolarmente diffuso tra i più giovani: il 44% dei ragazzi italiani tra i 16 e i 24 anni ha dichiarato di aver avuto a che fare con la diffusione non consensuale di immagini.
Stalkerware: abuso digitale in crescita
Lo stalkerware è un’altra minaccia in aumento. Questi software, che tracciano di nascosto i movimenti e le comunicazioni delle persone, si sono trasformati in strumenti digitali di controllo abusivo, specialmente nelle relazioni personali. I dati parlano chiaro: secondo l’ultimo State of Stalkerware Report di Kaspersky, nel 2023 l’azienda ha rilevato che a livello globale oltre 31.000 utenti unici sono stati vittime di stalkerware, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Spesso mascherati da app di sicurezza o parental control, questi software permettono agli aggressori di monitorare ogni dettaglio della vita delle vittime senza che queste ne siano consapevoli.
In Italia, la problematica è particolarmente rilevante: il 27% degli italiani intervistati ha confessato di essere stato vittima o di sospettare di essere stato monitorato, il 14% ha affermato di aver vissuto episodi di stalking online da parte del partner o da qualcuno con cui aveva avuto un appuntamento e, cosa piuttosto allarmante, l'8% ha ammesso di aver installato software di controllo sul telefono del partner. Nonostante ciò, il 62% degli italiani condanna fermamente il monitoraggio del partner senza consenso, mentre il 49% respinge anche quello consensuale. Tuttavia, una parte (32%) ritiene giustificata la trasparenza totale nelle relazioni, con un 10% che lo accetta solo in caso di reciproco accordo.
L’evoluzione delle minacce: i deepfake
Una minaccia emergente è rappresentata dai deepfake, contenuti audiovisivi creati dall'intelligenza artificiale con una verosimiglianza sempre più sofisticata. Quella che un tempo era una tecnica facilmente identificabile, oggi ha raggiunto livelli di realismo tali da ingannare anche gli osservatori più esperti. I deepfake non riguardano più solo le celebrità: sempre più spesso sono usati per colpire persone comuni, creando video falsi a scopo di ricatto. Gli esperti avvertono che i deepfake potrebbero diventare uno strumento di abuso sempre più comune nelle relazioni online, utilizzati per manipolare o intimidire le vittime. La capacità di questi falsi digitali di distruggere reputazioni o compromettere la sicurezza personale è un pericolo sempre più concreto.
Come possiamo proteggerci?
Di fronte a questi scenari allarmanti, gli esperti sottolineano l’importanza dell’educazione digitale, in particolare tra i giovani, per comprendere i rischi legati alla condivisione di contenuti online. Strumenti come StopNCII.org, ad esempio, offrono soluzioni per prevenire la diffusione non consensuale di immagini intime. Allo stesso modo, la consapevolezza dei rischi legati a stalkerware e deepfake è fondamentale per evitare di diventare vittime. Un’attenzione particolare deve essere rivolta anche alla protezione dei dispositivi che utilizziamo ogni giorno.
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