Ci sono anche Niccolò Blasi, Claudio
Alberto e Chiara Zenobi, già in carcere con l'accusa di
terrorismo per l'assalto al cantiere Tav di Chiomonte del maggio
dello scorso anno, tra i destinatari dei provvedimenti
restrittivi spiccati dal Gip di Torino nell'inchiesta sulle
azioni anti-sfratto che ha portato oggi all'emissione di 29
misure cautelari. Blasi e Alberto sono stati raggiunti dalla
misura cautelare del carcere, mentre per la Zenobi sono stati
disposti gli arresti domiciliari.
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